Fondo per i figli: ecco come funziona e a chi spettano i soldi

Il sistema di sostegno economico per le famiglie con figli in Italia comprende una serie di strumenti mirati a garantire una maggiore serenità finanziaria e ad incentivare la natalità. Negli ultimi anni, lo Stato ha introdotto diverse misure che si rivolgono a famiglie con figli minori, adottati o a carico, con opportunità differenti in base alla tipologia del supporto offerto e ai requisiti richiesti. Comprendere il funzionamento dei fondi per i figli e l’individuazione dei beneficiari permette di sfruttare al meglio queste risorse.

Principali strumenti di sostegno per i figli

Le principali misure economiche finalizzate al sostegno delle famiglie italiane con figli a carico si articolano attraverso vari tipi di fondi e bonus:

  • Assegno Unico Universale
  • Fondo di Sostegno alla Natalità
  • Bonus specifici per figli a carico (ad esempio, bonus bebè o bonus asilo nido)
  • Fondi pensione per i figli

Ognuno di questi strumenti ha regole e requisiti distinti, ma una caratteristica comune è la volontà di ricondurre il sostegno economico direttamente ai genitori o ai familiari che si fanno carico della crescita e dell’educazione dei ragazzi.

Assegno Unico Universale: caratteristiche e destinatari

L’Assegno Unico Universale rappresenta uno degli strumenti più rilevanti nel panorama nazionale per il sostegno alle famiglie. Questo beneficio economico viene riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento dei 21 anni di età dei figli; non sussistono limiti di età nel caso di figli con disabilità. L’assegno può essere richiesto anche se i figli non sono conviventi, purché siano fiscalmente a carico del genitore che presenta domanda.

Chi sono i beneficiari dell’Assegno Unico

I destinatari dell’Assegno Unico sono:

  • Cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea titolari di diritto di soggiorno in Italia
  • Cittadini di Stati non appartenenti alla UE con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata minima semestrale
  • Residenza in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, o titolarità di un contratto di lavoro subordinato
  • Soggetti che pagano le imposte sul reddito in Italia

Le somme vengono erogate mensilmente e il loro importo è calcolato in base all’ISEE familiare. Esistono maggiorazioni per famiglie numerose, per figli disabili o minori di un anno. Questo strumento è pensato per sostituire gran parte delle precedenti prestazioni e detrazioni per figli a carico, semplificando il sistema di welfare familiare e rendendolo più inclusivo.

Fondo di Sostegno alla Natalità: finalità e requisiti

Il Fondo di Sostegno alla Natalità è stato istituito con la legge di Bilancio 2017, tramite l’art. 1, commi 348-349, con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le famiglie con figli. Si tratta di un fondo rivolto ai nuclei familiari con uno o più figli nati o adottati a partire dal 2017 e fino al compimento del terzo anno di età o entro tre anni dall’adozione. Il fondo prevede il rilascio di garanzie dirette (anche fideiussorie) alle banche e agli intermediari finanziari da parte dello Stato, agevolando l’ottenimento di prestiti personali.

I requisiti principali per accedere a questa misura sono:

  • Almeno un figlio nato o adottato successivamente al 1 gennaio 2017 e di età inferiore a tre anni
  • Residenza in Italia e cittadinanza italiana, di uno Stato membro UE oppure, in caso di extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo

La somma ottenuta tramite il finanziamento agevolato deve essere utilizzata per sostenere le spese legate alla crescita e all’educazione dei figli. Il fondo, gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia, garantisce lo Stato in caso di difficoltà nel rimborso, permettendo così a molte famiglie di ottenere un prestito che altrimenti non sarebbe stato concesso dalle banche tradizionali.

Bonus e fondi dedicati a figli a carico

Il concetto di figlio a carico è centrale nella normativa fiscale italiana per l’accesso a numerosi benefici. Affinché un figlio sia considerato a carico dal punto di vista fiscale, deve possedere due requisiti:

  • Età inferiore a 24 anni e reddito complessivo non superiore a 4.000 euro annui
  • Età pari o superiore a 24 anni e reddito non oltre 2.840,51 euro annui

Questo significa che figli con redditi inferiori alle soglie sopra indicate sono presunti non autosufficienti e possono beneficiare, tramite i genitori, di specifici bonus statali. Gli strumenti principali sono:

  • Bonus figli a carico: contribuiti diretti per chi mantiene economicamente figli nelle condizioni descritte
  • Possibilità di deduzione dal reddito imponibile di spese sostenute per l’istruzione, attività sportive, sanitarie
  • Bonus occasionali legati a determinate condizioni (nascita, adozione, iscrizione all’asilo nido)

Le regole fiscali consentono quindi alle famiglie di ricevere somme direttamente o di incorrere in una diminuzione delle imposte da versare allo Stato, a seconda della misura richiesta e delle circostanze familiari specifiche.

Fondi pensione e risparmi a favore dei figli

Un’altra forma di sostegno prevista dall’ordinamento italiano e dagli istituti di credito è rappresentata dai fondi pensione dedicati ai minori. Attivare un fondo pensione a favore dei propri figli significa garantire loro un avviamento alla previdenza complementare fin dai primi anni di vita. Non esistono limiti d’età per l’apertura di questa tipologia di fondo e né vi sono vincoli sulle somme da versare o sul numero di versamenti annui. Tuttavia, il minore beneficiario deve essere fiscalmente a carico e il legame deve essere di parentela o affinità, come stabilito dall’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Queste forme di risparmio permettono ai genitori di programmare versamenti anche piccoli, in modo flessibile, offrendo vantaggi fiscali immediati e creando un capitale che potrà essere utile in futuro. Questo strumento si pone quindi come complemento alle altre misure statali e rappresenta un modo innovativo e concreto per investire sul futuro dei propri figli.

All’interno di questo scenario, il tema dei fondi pensione si collega strettamente a quello più ampio della pianificazione finanziaria familiare a lungo termine, offrendo una soluzione individualizzata e fiscalmente vantaggiosa.

Anche i bonus figli e le diverse forme di contributo statale sono pensati per agevolare la crescita dei minori, coprendo sia spese straordinarie sia bisogni ricorrenti, come istruzione, salute, sport e tempo libero.

Infine, vale la pena ricordare che la normativa e le opportunità sono in continua evoluzione, con nuovi provvedimenti che vengono periodicamente introdotti per rispondere alle esigenze delle famiglie italiane. È pertanto fondamentale restare aggiornati sulle ultime novità per non perdere occasioni di supporto.

I fondi e bonus per i figli si confermano strumenti essenziali per il tessuto sociale italiano, favorendo la natalità, tutelando l’infanzia e promuovendo l’inclusione, attraverso sostegni concreti destinati a chi ne ha effettivamente bisogno.

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