I cittadini italiani che desiderano usufruire di uno sconto diretto sulle bollette di luce e gas oggi possono godere di una procedura fortemente semplificata, volta a sostenere le famiglie che si trovano in condizioni economiche svantaggiate o che rientrano in determinate fasce di reddito. La legislazione attuale, infatti, prevede l’attribuzione automatica del bonus sociale sulle utenze domestiche, senza che sia più necessario presentare una domanda formale presso CAF o enti locali: il tutto avviene in modo automatico, a condizione che venga presentato correttamente il modello ISEE aggiornato e che si rientri nelle soglie previste dalle normative vigenti.
Chi ha diritto al bonus e quali sono i requisiti fondamentali
La possibilità di ricevere il bonus sociale sulle bollette dipende innanzitutto dal possesso di determinati requisiti economici e dalla situazione familiare. Le condizioni chiave includono:
- ISEE non superiore a 9.530 euro per la maggior parte delle famiglie;
- ISEE fino a 20.000 euro per nuclei familiari con almeno quattro figli a carico;
- Intestazione di una fornitura di energia elettrica o gas attiva e domestica;
- Per alcune agevolazioni straordinarie, ISEE non superiore a 25.000 euro, come nel caso del bonus aggiuntivo introdotto per il 2025 destinato ai ceti medio-bassi, anche al di fuori della soglia classica del bonus sociale;
- Possesso di Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza.
Va sottolineato che, oltre ai parametri economici, è necessario che la fornitura sia effettivamente attiva e riferita all’abitazione di residenza, e che il misuratore (contatore) del gas, ove previsto, sia di classe non superiore a G6 per le utenze domestiche standard .
Il funzionamento del meccanismo automatico
Dal 2021, il bonus sociale viene riconosciuto in automatically, senza alcuna richiesta formale da parte del cittadino. Il passaggio chiave è la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) all’INPS per il calcolo dell’ISEE. Una volta registrata la DSU, l’INPS trasmette le informazioni ai fornitori di energia tramite un incrocio di dati gestito in cooperazione con l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), garantendo che lo sconto venga attribuito automaticamente a chi ne ha diritto direttamente sulle bollette fino a 12 mesi per ciascun periodo di validità dell’attestazione ISEE .
Pertanto, il cittadino deve semplicemente:
- Compilare e presentare ogni anno la DSU per il calcolo dell’ISEE;
- Indicare correttamente la composizione del nucleo familiare e i dati dei membri, inclusa l’intestazione delle utenze;
- Verificare periodicamente che il bonus venga riportato chiaramente in bolletta nella sezione “Altre partite” o simili.
Il bonus viene sottratto dall’importo della bolletta, riducendone l’ammontare. Nel caso di bonus straordinari previsti per il 2025, lo sconto potrà essere distribuito nelle tre rate mensili di giugno, luglio e agosto, per un ammontare totale di 200 euro destinato ai nuclei con ISEE fino a 25.000 euro .
Categorie speciali e casi particolari
Particolare attenzione meritano le famiglie numerose, i nuclei che vivono in abitazioni con fornitura centralizzata, o quanti risiedono in condizioni di disagio. Possono usufruire dei benefici automatici anche:
- Le famiglie con almeno quattro figli a carico, per le quali la soglia ISEE si alza fino a 20.000 euro;
- Gli intestatari di forniture condominiali (ad esempio per il gas o l’acqua), purché il nucleo sia intestatario di una fornitura elettrica attiva e la fornitura sia per uso domestico residente;
- Le utenze momentaneamente sospese per morosità, per cui il diritto al bonus resta valido finché la fornitura risulta “attiva” ai fini amministrativi .
Un altro aspetto importante riguarda il monitoraggio da parte degli utenti: qualora il bonus non sia correttamente applicato in bolletta nonostante il rispetto dei requisiti, è possibile rivolgersi al proprio fornitore o, in seconda battuta, presentare un reclamo a tutela dei propri diritti .
Cosa fare se lo sconto non viene applicato
Nonostante la procedura automatica abbia incrementato la copertura delle famiglie aventi diritto, possono verificarsi errori o ritardi nell’attribuzione. I motivi ricorrenti sono:
- Mancata presentazione della DSU aggiornata per l’anno corrente;
- Errori nell’intestazione delle utenze rispetto ai dati dichiarati nell’ISEE;
- Problemi tecnici nell’incrocio delle banche dati tra INPS e fornitori;
- Omessa o errata segnalazione nel contratto della residenza effettiva del beneficiario.
In presenza di queste criticità, il consiglio è di:
- Verificare subito la corretta presentazione della DSU e la coerenza dei dati anagrafici e contrattuali presso il CAF o l’INPS;
- Contattare il servizio clienti del proprio fornitore allegando la certificazione ISEE e i dati delle utenze;
- Se lo sconto non compare ancora in bolletta dopo alcune emissioni, inoltrare un reclamo formale all’azienda fornitrice, con il supporto di associazioni di consumatori, se necessario.
È importante sapere che il bonus, una volta riconosciuto, viene applicato anche sulle eventuali somme pregresse, andando a compensare le bollette dei mesi in cui non è stato erogato, così da non perdere il beneficio spettante per diritto .
In sintesi, chi rientra nelle fasce ISEE previste e presenta correttamente la propria certificazione, non deve più preoccuparsi di lunghe procedure: il bonus arriverà direttamente nella bolletta senza la necessità di presentare una domanda, grazie a un sistema pensato per ridurre al minimo la burocrazia e garantire un sostegno immediato alle famiglie che ne hanno davvero bisogno.